È iniziato oggi il secondo
pattugliamento militare congiunto di Turchia e Russia nel nord
della Siria a est del fiume Eufrate, come previsto dagli accordi
siglati dai presidenti Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin il
22 ottobre a Sochi per porre fine all'offensiva turca contro i
curdi. L'intesa Ankara-Mosca prevede che i pattugliamenti
avvengano fino a 10 km entro il territorio siriano a est e ovest
dell'area sotto il controllo esclusivo della Turchia, cioè i 120
km di frontiera compresi tra Tal Abyad e Ras al Ayn, per
accertare il ritiro delle milizie curde dalle zone di confine.
Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan afferma che la
Turchia "continuerà a combattere in Siria e Iraq finché non
resterà neppure un singolo terrorista" e accusa gli Stati Uniti
di aver continuato i pattugliamenti con le milizie curde. Il
ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha espresso
pessimismo sulla possibilità di raggiungere qualsiasi accordo
tra Russia e Usa sulla Siria.
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