E' tornata a casa la Madonna Litta,
opera attribuita a Leonardo da Vinci che l'Ermitage di San
Pietroburgo acquistò dal milanese duca Antonio Litta Visconti
Arese nel 1865.
Al museo Poldi Pezzoli sarà infatti esposta fino al 10
febbraio, come fulcro della mostra 'Leonardo e la Madonna
Litta', che fa parte del palinsesto di eventi per i 500 anni
dalla morte del genio che a Milano visse a lungo, realizzando
alcuni capolavori come L'ultima cena.
L'arrivo del capolavoro dalla Russia, a trent'anni
dall'ultima volta, è stato reso possibile grazie a uno scambio
(il Poldi ha prestato a San Pietroburgo San Nicola di Tolentino
di Piero Della Francesca) e all'impegno della fondazione Bracco.
L'eccezionalità dell'esposizione è dovuta non solo al fatto
che la Madonna ha lasciato l'Ermitage solo sei volte, ma anche
alle opere a cui è stata accostata. L'attribuzione a Leonardo
del dipinto è a dir poco controversa, c'è chi lo ritiene opera
di un suo allievo come Giovanni Antonio Boltraffio. E proprio
con un capolavoro di Boltraffio posseduto dal Museo Poldi
Pezzoli, la Madonna della rosa, e con altre opere sue e di altri
suoi allievi (in tutto una ventina), il capolavoro dell'Ermitage
sarà messo in dialogo.
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