"Sanremo deve avere un respiro
internazionale": è l'impegno di Amadeus, conduttore e direttore
artistico, che ha risposto alle domande della stampa in
occasione della Milano Music Week. "Ho sempre pensato che a
Sanremo la presenza internazionale sia molto importante, se non
fondamentale. Guai se non ci fosse - ha detto il direttore e
conduttore artistico della 70/a edizione del festival -. Non
dobbiamo chiuderlo nel mondo solamente italiano, è il festival
della canzone italiana ma deve avere un respiro internazionale".
Amadeus ha ricordato che anni fa spesso i duetti e le esibizioni
in coppia si facevano con artisti internazionali: "Questo ha
permesso di far conoscere la canzone italiana all'estero. E'
fondamentale che artisti internazionali vengano a Sanremo".
"Faremo in modo di avere artisti attuali che possano essere sul
palco", si è limitato ad aggiungere.
Selezionare la rosa dei nomi in gara "sarà un lavoro
difficilissimo", ha aggiunto Amadeus, sottolineando che l'idea
resta "far sì che il pezzo in gara a Sanremo possa avere una
vita lunga" dal punto di vista discografico. Secondo il
direttore artistico, si deve "prevedere il grande successo" e
sul palco dell'Ariston "deve esserci la musica tradizionale
sanremese d'autore ma anche quello che piace ai giovani. Questa
è la forza che ha avuto Sanremo negli ultimi anni, di riportare
i giovani". "Da Baglioni in poi non si torna indietro, lì si è
aperta la porta a cose nuove che sono quelle che i ragazzi
ascoltano".
Il Dopofestival diventerà "Altro Festival" è andrà in onda
solo su RaiPlay: "Sono due mondi che devono coesistere: la
tradizione e l'innovazione", ha detto ancora Amadeus,
annunciando che un red carpet con i nomi dei 69 vincitori
collegherà L'Ariston con un palco fuori dal teatro, allestito in
piazza Colombo, per un festival della canzone italiana diffuso
in città. Inoltre ella settimana del Festival (4-8 febbraio) ci
saranno mostre, incontri e sfilate per "festeggiare i 70 anni"
di Sanremo.
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