(ANSAmed) - TEL AVIV, 25 NOV - Una controversa asta di cimeli
appartenuti ad Adolf Hitler, tenuta nei giorni scorsi a Monaco
di Baviera, ha avuto uno sviluppo imprevisto oggi quando si è
appreso che l'acquirente della collezione è un uomo d'affari
libanese residente in Svizzera, determinato ad impedire a tutti
i costi che quegli oggetti finissero "in mani sbagliate".
Abdallah Shatila, questo il suo nome, riceve oggi grandi onori
dalla stampa israeliana dopo che ha annunciato di aver
consegnato gratuitamente quegli oggetti (costatigli 600 mila
euro) alla istituzione ebraica Keren ha-Yesod, affinché ne
faccia l'uso più opportuno.
Shatila ha spiegato di aver agito "spinto da un senso di
umanità". La sua iniziativa ha commosso il rabbino Menachem
Margolin, presidente della associazione dei rabbini europei, che
nei giorni scorsi aveva lanciato un appello in extremis per
impedire lo svolgimento dell'asta. "Il suo è stato un gesto
nobile e commovente. Il nostro apprezzamento verso di lui - ha
concluso - non conosce limiti".
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