Un sistema elettronico di controllo
degli ingressi, simile all'Esta in vigore per i visti di accesso
negli Usa, anche per poter entrare in Gran Bretagna. E' ciò cui
dovranno sottoporsi tutti i cittadini stranieri, inclusi quelli
dei Paesi Ue, dopo la Brexit e il successivo periodo di
transizione nel rispetto dello status quo previsto per ora fino
al 31 dicembre 2020. Almeno stando ai programmi in materia di
immigrazione del partito conservatore di Boris Johnson,
illustrati oggi dalla sua ministra dell'Interno, Priti Patel.
L'obiettivo del governo in carica britannico, già
ripetutamente annunciato da Johnson nella campagna elettorale in
vista del voto del 12 dicembre, è quello d'imporre un giro di
vite sul flusso migratorio, secondo il modello di filtri
adottato per esempio dall'Australia. Un modello che per i
cittadini Ue significherà - se i conservatori vinceranno -
l'equiparazione al trattamento riservato agli extracomunitari.
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