Tensione alle stelle a Malta:
l'annuncio del premier Joseph Muscat che ha fatto sapere che
lascerà, ma solo a gennaio, non è bastato a calmare la piazza.
Che è tornata in massa a protestare chiedendo le dimissioni
immediate del primo ministro, assediando il parlamento della
Valletta e bloccando i parlamentari al suo interno.
Muscat è visto da gran parte dei maltesi come il simbolo
dello scandalo scoperchiato dalle indagini sull'omicidio di
Daphne Caruana Galizia, anche se un'altra parte del Paese -
riunita stasera davanti alla sede del suo partito laburista per
manifestargli sostegno - lo considera l'autore del boom
economico dell'isola. Al termine di un'altra giornata di rabbia
Muscat, che aveva lasciato il Parlamento prima che i
manifestanti ne bloccassero le uscite, è uscito dal quartier
generale del Partito Laburista per salutare la folla di migliaia
di sostenitori. La polizia ha eretto barriere di protezione
attorno alla sede del partito nazionalista, a pochi metri da
quella laburista.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA