"Siamo di fronte ad
un'altra morte causata dall'ingiustizia. Già, perché è
l'ingiustizia che costringe molti migranti a lasciare le loro
terre. È l'ingiustizia che li obbliga ad attraversare deserti e
a subire abusi e torture nei campi di detenzione. È
l'ingiustizia che li respinge e li fa morire in mare". Con
queste parole papa Francesco ha esposto un salvagente di un
migrante morto nel Mediterraneo a luglio durante un incontro con
i rifugiati arrivati da Lesbo nelle scorse settimane. "Non è
bloccando le loro navi che si risolve il problema - ha
sottolineato -. Bisogna impegnarsi seriamente a svuotare i campi
di detenzione in Libia, valutando e attuando tutte le soluzioni
possibili - ha aggiunto -. Bisogna denunciare e perseguire i
trafficanti che sfruttano e maltrattano i migranti, senza timore
di rivelare connivenze e complicità con le istituzioni".
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