"Siamo preoccupati per il
deterioramento della situazione dei diritti umani in Libia,
compreso l'impatto del conflitto in corso sui civili, gli
attacchi contro i difensori dei diritti umani e i giornalisti,
per il trattamento di migranti e rifugiati, le condizioni di
detenzione e l'impunità". E' quanto si legge in un comunicato
firmato dal portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissariato
dell'Onu per i diritti Umani (Ohchr), Rupert Colville. "Nel
2019, il nostro ufficio insieme alla missione di sostegno delle
Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha finora documentato almeno 284
morti civili e 363 feriti a seguito del conflitto armato in
Libia, con un aumento di oltre un quarto del numero di vittime
registrato nello stesso periodo dell'anno scorso", si legge
nella nota sul sito dell'Ohchr, che prosegue precisando che "gli
attacchi aerei sono stati la principale causa di vittime civili,
con un bilancio di 182 morti e 212 feriti, seguiti da
combattimenti sul terreno, ordigni esplosivi improvvisati,
rapimenti".
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