L'industria delle pellicce è
sotto attacco, ma non intende mollare. Il divieto approvato in
California per la vendita di nuovi prodotti di pelliccia e
quello simile sotto esame a New York, hanno messo il settore
all'angolo. Per il momento però il comparto non è nel panico:
"siamo frustrati. Abbiamo una bella storia da raccontare ma non
siamo stati bravi ad articolarla" dice Mark Oaten, il numero uno
dell'International Fur Federation, con il Washington Post.
Il problema per l'industria delle pellicce è soprattutto di
relazioni pubbliche. Il messaggio e le motivazioni cavalcate
dagli animalisti sono forti: il commercio di pellicce è
paragonato alla schiavitù, porta all'uccisione violenta di
animali, insomma è da vietare. Fra i sostenitori del settore
invece ci si interroga sul perché le autorità americane non
decidano di vietare le pistole e le armi invece che le pellicce.
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