Tempesta quasi perfetta sulle
principali borse di Asia e Pacifico dopo l'attacco dell'Iran
alle basi Usa in Iraq. La Borsa di Tokyo chiude con un calo
dell'1,57%, superiore a quello di Shanghai (-1,22%) e Seul
(-1,11%), mentre Sidney (-0,13%) appare poco variata. In rosso
Hong Kong (-1,02%)) e Mumbai (-0,41%), ancora aperte, così come
i futures sull'Europa e gli Usa. Sui massimi l'oro, salito fino
a 1.600 dollari l'oncia, mentre in Germania sono
inaspettatamente scesi gli ordini di fabbrica (-1,3%). In rialzo
anche il greggio (Wti +0,7%) e i metalli, dal minerale di ferro
(+1,73%) all'acciaio (+0,9%), con acquisti sui titoli
estrattivo-minerari sulla piazza di Sidney, da Newcrest Mining
(+4,03%) a Independence Group (+6,31%). Sotto pressione a Tokyo
il colosso del credito al consumo Credit Saison (-3,89%), il
trasporto marittimo con Mitsui Osk Line (-3,86%) e il colosso
chimico Tosoh (-4,07%), bocciato dagli analisti di Morgan
Stanley.
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