L'Isis esulta per la morte del
generale iraniano Qassem Soleimani il 3 gennaio. In un
comunicato, riporta la Bbc online, lo Stato Islamico descrive la
morte del capo della divisione Qods come un atto di intervento
divino che fa il bene dei jihadisti senza fare alcun riferimento
agli Stati Uniti.
Soleimani è stato uno dei principali protagonisti della lotta
anti Isis in molte aree di crisi del Medio Oriente. La
conseguenza immediata della sua morte, in seguito alle proteste
del governo iracheno, è stata la sospensione delle operazioni
anti Isis in Iraq da parte della coalizione a guida Usa e
dell'addestramento dei militari iracheni per ragioni di
sicurezza.
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