"Ha un consenso popolare immenso,
anche tra i più giovani, è considerato il più amato tra i leader
mondiali; il Papa dell'ascolto, della misericordia. Ma i nemici
più agguerriti sono a casa sua e li conosce. Quando parla di
migranti lo accusano di fare politica, per il sinodo
dell'Amazzonia lo anno tacciato di idolatria. Gli hanno dato
dell'apostata e dell'eretico per le sue prese di posizione a
difesa dell'ambiente, sono arrivati a chiedere le sue
dimissioni, accusandolo di aver coperto casi di pedofilia, chi
son è perché ce l'hanno con papa Francesco, l'inflessibile".
"Attacco al Papa" è il titolo della prima puntata del nuovo
ciclo di Presadiretta, di Riccardo Iacona, in onda su Rai3 da
lunedì 13 gennaio, alle 21.20, con nove appuntamenti in prima
serata. Per la ripresa di stagione Iacona ha deciso di
affrontare un argomento forte e delicato: il pontificato di
Bergoglio. E in una conversazione con l'ANSA chiarisce perché
fornendo alcuni dettagli. "La potente spinta riformatrice del
pontificato di Papa Francesco, la prima dopo oltre 20 anni, ha
lasciato un segno. Perché allora il pontefice è sotto l'attacco
del 'fuoco amico' all'interno dello stesso mondo cattolico? Chi
sono e che cosa vogliono i suoi potenti nemici? Tra questi -
sottolinea - mettiamo anche i sovranisti di casa nostra, ma
anche Trump e non solo. Le parole e le scelte di Francesco in
questi anni hanno toccato temi sensibili come la morale
sessuale, il cambiamento climatico e la crisi ambientale, i
migranti, i giovani, la giustizia sociale, il dialogo tra le
religioni, i toni e le parole della politica".
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