Si infiammano le proteste
anti-governative a Beirut con durissimi scontri tra manifestanti
e forze dell'ordine, sfociati in una guerriglia e oltre 220
feriti. Un clima infuocato che ha spinto il capo di Stato Michel
Aoun e il premier uscente Saad Hariri a chiedere l'intervento
dell'esercito per "riportare la calma" nel centro della
capitale, dove migliaia di dimostranti si erano radunati
spingendo per avvicinarsi alla super-fortificata zona del
parlamento. Il Paese è da mesi in uno stato di profonda crisi
economica e politica. E il sistema bancario locale, per decenni
descritto come il più stabile della regione, ha cominciato a
razionare la distribuzione del dollaro americano in un contesto
di svalutazione graduale della lira locale. E si registra un
incremento dei prezzi del 30 per cento e un aumento vertiginoso
della disoccupazione.
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