Tre giorni di studi, ricerche e
approfondimenti sulla Fornarina, opera celeberrima di Raffaello,
prima che la tela lasci Palazzo Barberini per raggiungere le
Scuderie del Quirinale, dove il 5 marzo si apre la grande mostra
dedicata ai 500 anni dalla morte di Raffaello. Ma anche
un'occasione unica lunga tre giorni, per avvicinare come non mai
uno dei capolavori più iconici dell'arte occidentale e carpirne
i segreti.
Curato da Alessandro Cosma e Chiara Merucci, parte martedì
28 gennaio nelle Gallerie Nazionali Barberini Corsini
"Raffaello da vicino". Il primo giorno sarà dedicato ad
un'acquisizione fotogrammetrica Gigapixel+3D del dipinto, in
pratica una ripresa ad altissima risoluzione ottenuta attraverso
l'unione di più macrofotografie di dettagli di uno stesso
soggetto, che consentirà ingrandimenti di gran lunga superiori
rispetto a quanto l'occhio umano possa percepire, con una resa
di colori, toni, dettagli, nitidezza e illuminazione non
altrimenti raggiungibili. Il modello 3D che se ne ricaverà,
spiegano gli esperti, permetterà di mappare la forma
dell'oggetto, delle pennellate e delle crettature con una
precisione nell'ordine di decine di micron, e potrà essere
impiegato sia per monitorare lo stato di conservazione
dell'opera, sia per la diffusione e valorizzazione dell'immagine
di Raffaello.
Il secondo e terzo giorno saranno dedicati ad una campagna di
scansione macro della fluorescenza dei raggi X (MA-XRF), analisi
che fornirà immagini ad alta risoluzione degli elementi chimici
presenti sul dipinto analizzandone i singoli punti. Ogni
mattina alle 11.00 è previsto un incontro con i curatori e i
restauratori del museo per conoscere meglio la storia e la
tecnica di questo fondamentale ritratto. Le visite sono gratuite
previo acquisto del biglietto e prenotazione in biglietteria.
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