Un'operazione della Gdf di Prato,
coordinata dalla Dda di Firenze, ha portato all'esecuzione di 12
arresti (sei in carcere e sei ai domiciliari), in un'inchiesta
con un totale di 60 indagati in cui si contestano reati di
associazione a delinquere finalizzata a riciclaggio,
autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti
nonché reati di intestazione fittizia di beni, contraffazione di
documenti di identità e sostituzione di persona. Il sodalizio
riciclava proventi degli affari criminali della "famiglia
mafiosa di Corso dei Mille" di Palermo, capeggiata da Pietro
Tagliavia, condannato con sentenza irrevocabile per associazione
mafiosa, figlio di Francesco Tagliavia, a suo tempo condannato
all'ergastolo per le stragi di via d'Amelio a Palermo e via de'
Georgofili a Firenze. Ricostruito un flusso illecito di denaro
per circa 150 milioni di euro.
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