La scorsa notte a Roma in via
Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi
dell'Ambasciata d'Egitto, è apparsa l'ultima opera della Street
Artist Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia lo studente
arrestato in Egitto Zaki, con indosso una divisa da carcerato.
Davanti alle due figure campeggia la parola "Libertà" scritta in
lingua araba. Nell'opera, Regeni rassicura Zaki, dicendogli:
"Stavolta andrà tutto bene".
"Questa frase - spiega l'artista - ha un doppio significato,
serve a rassicurare Patrick, ma soprattutto a mettere davanti
alle proprie responsabilità il governo egiziano e la comunità
internazionale. Non si può permettere che quanto accaduto a
Giulio Regeni e a troppi altri, avvenga di nuovo. Stavolta DEVE
andare tutto bene. Mi auguro che questa vicenda vada a finire
bene e che Zaki venga liberato il prima possibile. Spero anche
che, pur non essendo un cittadino italiano, il nostro paese
possa vigilare su quanto sta accadendo. Vorrei che questo mio
piccolo gesto fosse da stimolo ai media per accendere ancora di
più i riflettori sulla vicenda di Zaki".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA