(di Alessandra Baldini)
In controtendenza sui record di
Sanremo, la notte delle stelle di Hollywood si e' rivelata un
fiasco clamoroso di audience. Le oltre tre ore di trasmissione
della serata degli Oscar sulla rete tv Abc sono state viste da
un minimo storico di 23,6 milioni di spettatori con un rating di
5,3 per la fascia di adulti tra 18-49 anni: bel al di sotto dei
29,56 milioni e 7,7 registrati dalla cerimonia dei premi del
2019. Il precedente minimo storico era del 2018 con 26,5
milioni. Non cosi' in passato: per la maggior parte dei primi
anni venti del secolo, l'audience degli Oscar oscillava tra i 35
e i 45 milioni di persone, spesso piazzandosi al secondo posto
dopo il Super Bowl tra le trasmissioni televisive piu' seguite.
A difesa dell'Academy, che organizza la telecast, il numero
degli americani che si mettono davanti al piccolo schermo per
una diretta tv e' in generale diminuito drasticamente negli
ultimi anni in parallelo all'esplosione della tv in streaming.
Gli Oscar hanno perso il 20 per cento degli spettatori in un
anno e il 31 per cento nelle simulazioni demografiche mirate
alla raccolta pubblicitaria. Un flop che costringera' gli
organizzatori a rivedere le strategie.
"Troppo prevedibile, troppo bianco e troppo noioso", ha
sentenziato Tom O'Neil, fondatore dei sito GoldDerby.com
specializzato in news sui premi, al cui avviso non ha aiutato il
fatto che i premi per gli attori a Joaquin Phoenix, Renee
Zellweger, Brad Pitt e Laura Dern fossero una fotocopia rispetto
ad altri precedenti, levando agli spettatori il gusto della
suspence. "L'unica sorpresa della serata e' stata la vittoria di
'Parasite' su '1917' come miglior film, ma lo spettatore medio
non aveva ancora visto ne' il film del sudcoreano Bong Joon ho,
ne' quello di Sam Mendes, di conseguenza non era coinvolto
emotivamente", ha osservato O'Neil. Criticata anche la scelta
di non avere un "Amadeus" a moderare la serata.
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