"Il doloso progetto degli indagati è
stato quello di salvare l'immenso potere di gestione del più
grande istituto bancario meridionale, oltre che per
arricchimento personale, a spese di 70.000 azionisti, la maggior
parte costituita da pensionati, dipendenti, piccoli
risparmiatori, che hanno sostanzialmente perso (attesa
l'illiquidità) la incredibile somma di 800 milioni di euro
raccolti. La sottrazione di questa enorme somma all'economia
locale per finanziare imprenditori legati agli Jacobini in
imprese fallimentari costituisce un devastante danno per
l'economia meridionale". Lo scriveva la Procura di Bari nel
provvedimento con cui, nel luglio 2019, chiedeva l'arresto degli
ex amministratori della Banca Popolare di Bari, in particolare
di Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex
presidente ed ex co-direttore dell'istituto di credito, di Elia
Circelli, responsabile bilanci della banca (tutti e tre finiti
ai domiciliari il 31 gennaio) e dell'ex ad Vincenzo De Bustis
Figarola (interdetto).
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