"Si può affermare che anche la città
di Roma ha conosciuto l'esistenza di una presenza 'mafiosa',
sebbene in modo diverso da altre città del Sud, ma non per
questo meno pericolosa o inquinante il tessuto economico e
sociale di riferimento". Lo sottolinea la Cassazione nelle
motivazioni del verdetto che lo scorso 29 novembre ha confermato
le condanne per associazione mafiosa e altri delitti al clan
Fasciani che alla fine degli anni '90 ha fatto il "salto" da
"associazione semplice" a clan mafioso usandone i "metodi".
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