(di Nicoletta Tamberlich)
"Alberto Sordi come una maschera
della nostra cultura, della commedia dell'arte, se ancora si può
dire... E' come se io l'avessi indossata, affidandomi al cuore e
alla pancia". Nel centenario della nascita, Rai1 celebra
l''Albertone nazionale' con un film tv, in onda martedì 24 marzo
in prima serata, in cui il ruolo del popolare attore romano è
interpretato da Edoardo Pesce (David di Donatello per Dogman):
Permette? Alberto Sordi, con la regia di Luca Manfredi (in Arte
Nino), che ha firmato la sceneggiatura con Dido Castelli. Una
coproduzione Ocean Productions con Rai Fiction.
Il grande attore era nato il 15 giugno del 1920 ed è morto il
24 febbraio del 2003. Il film racconta i vent'anni in cui il
giovane Alberto Sordi è diventato l'uomo che - come disse Ettore
Scola - "non ci ha mai permesso di essere tristi". "Oltre
duecento film e una galleria di personaggi indimenticabili, un
gioco di invenzioni e di tic sui loro modi di parlare e di
muoversi, come il suo famosissimo saltello, eppure - fa notare
Manfredi - Alberto ha dovuto faticare non poco per vedere
riconosciuto il suo talento".
"E' stato bello - sottolinea Pesce - immaginare questo Sordi
privato, ho lavorato di fantasia, avevo un'idea quasi astratta
dell'Alberto Sordi uomo. Ho sentito una vicinanza. E' stata una
cosa sentimentale e istintiva, molto mia. All'inizio, ho avuto
molte insicurezze, molte remore, sia sull'età che sul fisico. Io
sono molto alto...".
"Quando ho scelto di realizzare questo film - dice ancora il
regista - era questo l'obiettivo: non far dimenticare. Un
recente sondaggio ha chiesto ai giovani chi era il 'celebre
Albertone' e molti di loro hanno risposto 'uno sciatore',
probabilmente pensando a Tomba. Ecco, ritengo sia compito del
servizio pubblico preservare la memoria di personaggi di questo
calibro".
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