"Alcune imprese stanno cambiando il
loro codice Ateco per poter continuare a produrre. Non è
possibile giustificarle. Il primo passo è di mettersi a lavorare
sull'elenco delle attività essenziali e su quelle che ad oggi
possono fermarsi per qualche giorno". Lo ha affermato il
segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso
della videoconferenza dei sindacati con il governo, a proposito
dell'attività industriale dopo l'ultimo Dpcm. Secondo Landini,
"aver introdotto nel decreto la deroga a livello territoriale
per le aziende la cui attività è agganciata a quelle consentite,
previa informazione e decisione prefettizia, ha scatenato una
malsana rincorsa. Il rischio è che tutte le aziende che hanno un
minimo collegamento con attività consentite chiedano comunque di
produrre al 100%. Non è possibile consentire la produzione al
100% di quelle imprese che lavorano al 5% per aziende ritenute
essenziali. Così perde senso il provvedimento".
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