Nel menu della quarantena la tv resta
un piatto forte, ma il consumo, cresciuto in modo esponenziale
nelle ultime settimane, inizia ad accusare una lieve flessione.
E se le principali edizioni dei tg occupano ancora gran parte
della top 20 dei programmi più visti nell'ultima settimana, i
talk show perdono smalto. Va a gonfie vele, invece, la fiction,
in particolare sulla Rai. A raccontare l'andamento degli ascolti
al tempo del coronavirus sono ancora i dati Auditel elaborati
dallo Studio Frasi.
Nell'ultima settimana (29 marzo-4 aprile) l'ascolto medio è
stato di 14 milioni 497mila telespettatori, un dato di tutto
rispetto che segna però un calo di 736mila spettatori rispetto
alla settimana precedente (15 milioni 193mila dal 22 al 28
marzo). A scontare una flessione, seppur molto lieve, sono tutte
le reti generaliste, compresi i primi tre 'neo canali', Tv8,
Nove e Iris.
"La televisione sembra aver raggiunto il proprio picco
d'ascolto", commenta Francesco Siliato, responsabile
dell'Osservatorio dello Studio Frasi. "Rispetto all'anno scorso
le differenze sono sempre molto consistenti, tuttavia le curve
cominciano a scendere. L'impressione è che si stia attraversando
una fase di saturazione, l'ansia generata da tanta informazione
ha raggiunto il livello massimo e si cercano distrazioni al
senso di impotenza prodotto dalla pandemia".
A dominare la top 20 dei programmi più visti è l'exploit di
Doc, la serie di Rai1 interpretata da Luca Argentero che
conquista la prima e la terza posizione con i due episodi andati
in onda giovedì 2 aprile, seguiti da 8,2 milioni e da 7,9
milioni di spettatori (27.05% e 31.16% di share). E in generale
è la fiction l'unico genere a centrare il segno più (+0.5%)
sulle reti Rai, a fronte anche di un aumento dell'offerta: due
ore e mezza in più per Viale Mazzini, 22 ore in più su Mediaset,
due ore in più su La7.
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