E' stato lo stesso cardinale Giuseppe
Betori, arcivescovo di Firenze, a portare stamani, dall'altare
della Cattedrale al sagrato del Duomo, al momento del Gloria, il
cero pasquale per 'illuminare' Firenze. Un gesto voluto dallo
stesso cardinale per non privare la città "del significato
dell'evento dello Scoppio del Carro", storica rievocazione
fiorentina, tramandata da oltre 9 secoli, per ripercorrere le
gesta dei fiorentini alle Crociate, annullata per l'emergenza da
Coronavirus. Ad attendere il cardinale sul sagrato il sindaco di
Firenze Dario Nardella che poi è entrato a sua volta in Duomo
dove erano presenti anche il prefetto Laura Lega e il presidente
dell'Opera del Duomo Luca Bagnoli.
"La luce del fuoco benedetto c'è, e ci sarà sempre - ha detto
Betori - ed è la fiamma del Cero pasquale". L'aver poi avuto
accanto il sindaco ha significato che "tutta la città condivide
il messaggio di speranza racchiuso in quell'esile fiamma",
credenti e non.
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