Grande fotografo della natura in
Africa, ma anche figura fissa a Studio 54: Peter Beard, che nel
2009 aveva scattato in Botswana il calendario Pirelli, è stato
trovato morto nei boschi vicini alla sua casa di Montauk 19
giorni dopo essersene allontanato per una passeggiata. Beard,
che aveva 82 anni, soffriva di demenza. Da giorni, temendo il
peggio, la moglie Nejma ne aveva denunciato la scomparsa.
In una carriera di sei decenni aveva combinato nelle sue foto
la passione per la natura e per i viaggi con un occhio speciale
per la bellezza. Negli anni il valore dei suoi scatti era salito
alle stelle: nel 2017 "Orphaned Cheetah Cubs, Kenya, March 1968"
era stata battuta per oltre 672 mila dollari da Christie's.
A suo agio nelle savane e nei locali notturni, Beard era
anche un po' fanfarone: inventò ad esempio di aver scoperto la
modella Iman mentre pascolava il bestiame in Africa ma non era
vero: la futura moglie di David Bowie era figlia di un
diplomatico, parlava cinque lingue e studiava all'università di
Nairobi.
In Danimarca nel 1961 aveva fatto amicizia con Karen Blixen,
l'autrice di "Out of Africa", finendo per acquistare un terreno
in Kenya accanto alla sua fattoria. Lì Beard viveva sotto una
tenda dove ospitava artisti e scrittori famosi, vip della moda e
ecologi.
Nel 1965 era arrivato il successo con il libro "The End of
the Game" sulla fauna selvatica in Africa minacciata di
estinzione. Tra gli amici, oltre a Truman Capote e Francis
Bacon, anche Salvador Dalì.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA