Sir Richard Branson, patron della
compagnia aerea Virgin Atlantic, è disposto a tutto per salvare
l'azienda come tante altre travolta dalla crisi per il
coronavirus, anche ad impegnare la sua isola privata nei Caraibi
per recuperare fondi necessari ad evitare il collasso del suo
impero - il Virgin Group - mentre si appella al governo
britannico affinchè scenda in campo in suo aiuto. Lo scrivono i
media britannici, ricordando che Branson - con il suo patrimonio
da 4,7 miliardi di sterline - è il settimo uomo più ricco del
Regno Unito e da 14 anni vive nel paradiso fiscale della sua
isola, Necker, nelle Isole Vergini Britanniche.
"La realtà di questa crisi senza precedenti - aveva
sottolineato Branson nei giorni scorsi - è che molte compagnie
aeree nel mondo hanno bisogno del sostegno dei governi e molte
lo hanno già ricevuto. Noi faremo tutto per mettere insieme i
soldi necessari per salvare la compagnia, ma abbiamo bisogno del
sostegno del governo per farlo".
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