Il nuovo focolaio di casi di
coronavirus in Corea del Sud, che ha portato alla chiusura di
locali e bar a Seul, "ci fa capire che questo genere di
situazione si può presentare in qualsiasi momento, anche in una
fase di stabilizzazione": lo ha detto il presidente sudcoreano
Moon Jae-in, sottolineando che l'emergenza "non sarà finita
finché non sarà davvero finita".
A fine febbraio, la Corea del Sud era il paese più colpito
dal coronavirus insieme alla Cina, ma la sua risposta al virus è
stata elogiata in tutto il mondo per la sua efficacia: la
strategia 'traccia, testa e cura' ha portato il Paese ad una
parziale normalità, sulla quale ora è arrivata questa doccia
fredda.
Oltre 50 casi di contagio sono stati legati ad un solo uomo
di 29 anni che ha frequentato cinque club e bar del quartiere di
Itaewon la scorsa settimana. "La negligenza può portare ad
un'esplosione di infezioni", ha detto il sindaco di Seul Park
Won-soon.
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