Immaginate un treno di 1001 vagoni
che viaggia in un mondo post-apocalittico che ha portato la
Terra ad essere invivibile con una temperatura costante di meno
117 gradi. Dentro questo ghiaccio perenne corre, senza mai
fermarsi, un treno pieno dei pochi sopravvissuti. Questa
l'ambientazione di 'Snowpiercer', la nuova serie originale
Netflix tratta dall'omonimo film di Bong Joon-ho, già premio
Oscar e Palma d'oro con Parasite.
Ma dentro 'Snowpiercer', questo il nome del treno in perenne
movimento, c'è un intero mondo, piccole galassie vegetali e
animali ad uso alimentare, locali notturni, scuole, ristoranti
di lusso. Il tutto abitato da circa tremila persone divise
spietatamente per classi sociali. Come in un grattacielo
orizzontale, nel treno ci sono ben quattro distinte classi,
dalla testa fino alla coda. Quattro classi sociali che
scandiscono esattamente i modi di vivere, ovvero quello che puoi
consumare, dove puoi dormire, cosa puoi mangiare. Tre classi
sociali, già in lotta tra loro, ma con una loro dignità, a cui
se ne aggiunge una di perdenti, di schiavi sporchi e cattivi che
vivono nel 'fondo' del treno e che sono dediti, così vuole la
leggenda, anche a promiscuità, cannibalismo e droghe.
Protagonisti di questa con un'anima thriller e splatter che
sarà disponibile dal 25 maggio su Netflix con un episodio a
settimana, il premio Oscar Jennifer Connelly e Daveed Diggs. La
prima, Melanie Cavill, è l'algido e funzionale capo
dell'ospitalità del treno, quella che cerca di conservare
l'esistente, lo status quo, mentre Layton Well è uno dei tonici
rivoltosi del 'fondo', una sorta di Che Guevara recuperato dalla
Cavill per il suo passato di detective quando nel treno più di
un omicidio rischia di comprometterne il fragile equilibrio.
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