"Una diplomazia del megafono".
Così il ministero degli esteri israeliano ha definito il
messaggio di auguri dell'alto rappresentante Ue Josep Borrell
per la formazione del nuovo governo israeliano. Un messaggio -
ha spiegato - nel quale, tuttavia, non sono "menzionati ancora
una volta, la sicurezza di Israele, partner chiave dell'Europa,
e le minacce che fronteggia e a cui non viene data la centralità
che avrebbero dovuto avere". Questa diplomazia non è "un
sostituto per un dialogo ravvicinato e non farà avanzare il
ruolo che la Ue cerca di raggiungere".
Ieri il portavoce di Borrell aveva ribadito che gli stati
della Ue, per quanto riguarda le intenzioni di Israele di
procedere all'annessione di parti della Cisgiordania sulla scia
del piano di pace di Trump, "non riconosceranno alcuna modifica
delle frontiere del 1967 se non concordata da israeliani e
palestinesi". "Ci aspettiamo un dialogo significativo con i
nostri alleati in Europa".
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