Ci voleva coraggio nel fare un remake
di 'Dopo il matrimonio', film che ha portato la regista danese
Susanne Bier alla nomination all'Oscar nel 2007. Coraggio perché
quello della Bier era ed è un film perfetto, un vero capolavoro
con un impianto drammaturgico originale e tragico che non perde
un colpo. A mettere le mani a questa impresa quattordici anni
dopo è stato, lasciando lo stesso titolo ma cambiando il genere
dei protagonisti e declinando così tutto al femminile, Bart
Freundlich, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico
statunitense.
Il film, distribuito da Lucky Red e dal 30 maggio
disponibile su MioCinema.it e su Sky Primafila, racconta sempre
la stessa grande storia d'amore, ma soprattutto in questa nuova
versione il grande coraggio di due donne diverse quanto simili.
La prima, Theresa Young (Julianne Moore), è una manager di
successo sposata con un artista, Oscar Carlson (Billy Crudup),
da cui ha avuto due gemelli e che sta preparando il matrimonio
dell'amata figlia del marito, Grace (Abby Quinn); l'altra,
Isabel (Michelle Williams), è invece un'idealista, una donna
sola che ha dedicato tutta la vita a un orfanotrofio in India
ormai privo di fondi.
Quest'ultima arrivata dall'India a New York è invitata al
matrimonio da Theresa che, tra l'altro, sembra già pronta a
staccare un cospicuo assegno per il suo amato orfanotrofio. Non
solo, nel segno di un passato dei protagonisti che torna con
grande forza, si scoprirà che Isabel conosce bene il marito di
Theresa e che tutti quei personaggi riuniti non a caso in quel
matrimonio sono lì per adempiere a un destino necessario.
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