Atlantia dice sì a nuovi azionisti
per Aspi. Nelle risposte agli azionisti in vista dell'assemblea
di domani, il gruppo si è dichiarato "disponibile -a seguito del
ripristino di una situazione di certezza circa la Convenzione e
circa le regole applicabili - a valutare l'ingresso di soci
terzi nel capitale di Autostrade per l'Italia nel rispetto dei
diritti degli attuali soci di minoranza già presenti nel
capitale".
"Al momento, non essendosi ancora avverate le citate
condizioni per l'avvio di una vera e propria trattativa, - ha
precisato ancora Atlantia - sono in essere unicamente alcuni
contatti preliminari con primari investitori istituzionali
nazionali e internazionali interessati a valutare un eventuale
investimento nella società, qualora appunto dette condizioni si
avverassero".
Un avvertimento è arrivato peraltro anche sulla revoca della
concessione, ipotesi che sembra tuttavia allontanarsi. Se si
avverasse, "tutti i creditori di Autostrade per l'Italia
potrebbero esercitare il recesso e richiedere il ripagamento
immediato dei rispettivi prestiti". Tuttavia, poiché l'art. 35
del Milleproroghe, "ha ridotto considerevolmente e in modo
arbitrario l'importo dell'indennizzo previsto in Convenzione
unica ed escluso che l'efficacia del provvedimento di revoca sia
sottoposto al pagamento dell'indennizzo, - ha spiegato ancora
Atlantia - Autostrade per l'Italia sarebbe tenuta a ripagare
tale ingente ammontare di debiti senza avere le risorse
finanziarie necessarie".
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