La Cina ritardò la comunicazione
dei dati sul coronavirus e in alcuni casi li nascose provocando
grande frustrazione tra i ranghi dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità. E' quanto emerge da un'inchiesta dell'Associated
Pres fondata su documenti riservati dei vertici dell'agenzia
dell'Onu. Carte dalle quali viene fuori un dietro le quinte ben
diverso dalle lodi pubbliche fatte dall'Oms nei confronti di
Pechino. Le rivelazioni arrivano dopo che il presidente cinese
Xi Jinping ha ribadito la tempestività delle informazioni
fornite all'Oms e il taglio dei fondi all'organizzazione da
parte di Donald Trump, che l'ha accusata di essere collusa con
Pechino. Benché le leggi internazionali obblighino i Paesi a
riportare all'Oms informazioni che potrebbero avere un'impatto
sulla salute pubblica, l'Organizzazione mondiale della sanità
non ha poteri coercitivi e deve affidarsi alla cooperazione
degli stati membri.
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