"Il meccanismo del sisma-bonus, così
come è costruito, rischia di tradursi in uno strumento
penalizzante e discriminante per alcuni territori. E' utile sì
ma a metà in quanto si può applicare ad alcune aree del Paese .
Il Decreto Rilancio ha allargato i criteri e le detrazioni
spettanti per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici
delle zone sismiche 1, 2 e 3. Solamente gli edifici compresi in
zona 4 sono esclusi dagli incentivi. Lancio un appello a tutti
gli amministratori locali dei territori interessati (in Veneto i
capoluoghi di provincia Padova, Venezia e Rovigo) affinché si
costruisca un fronte comune per chiedere al Governo di
correggere il provvedimento". Lo afferma il senatore UDC
Antonio De Poli che aggiunge: "Accolgo l'appello dell'ANCE
(Associazione nazionale costruttori edili e del presidente Mauro
Cazzaro: la maggior parte dei comuni della Provincia di Padova
(70 su 102 Comuni rientrano in zona sismica 4), ad esempio, non
rientra nella zona sismica 4 e quindi non potrebbe beneficiare
del sisma bonus. Al Governo chiedo, inoltre - aggiunge De Poli -
di prolungare il bonus a dicembre 2023 e di estenderlo anche
alle seconde case".
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