Crollano le ore lavorate nei primi
tre mesi dell'anno. A certificarlo è l'Istat, che aggiorna i
dati sul trimestre che include marzo, mese colpito in pieno
dall'emergenza Covid. La riduzione è stata del 7,5% a livello
congiunturale, che corrisponde a una perdita di oltre 1,6
milioni unità di lavoro standard, una misura fittizia che
ricompatta le ore lavorate in posizioni standard a tempo pieno
('full time equivalent'). Il ricorso agli ammortizzatori
sociali, i provvedimenti presi per tamponare gli effetti
dell'epidemia sull'economia, hanno però consentito di mantenere
in vita le posizioni lavorative, i rapporti di lavoro, che hanno
segnato un calo decisamente minore (-0,2%). Sulla stessa linea
l'andamento degli occupati, nel trimestre la flessione è stata
pari a 73 mila unità.
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