Nel sistema criminale emerso nel
processo Mondo di mezzo, la Cassazione - sostiene in una nota
anticipando le motivazioni della sentenza - "senza negare che
sul territorio di Roma possano esistere fenomeni criminali
mafiosi" rileva che "i risultati probatori hanno portato a
negare l'esistenza di una associazione a delinquere di stampo
mafioso". Quel che è stato appurato "è un quadro complessivo di
un 'sistema' gravemente inquinato, non dalla paura, ma dal
mercimonio della pubblica funzione".
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