Nella tragica serata in cui Luca
Sacchi venne ucciso con un colpo di pistola alla tempia era
presente, defilato, a seguire una trattativa finita nel sangue.
Giovanni Princi, amico di infanzia del personal trainer
ammazzato da Valerio Del Grosso il 23 ottobre dello scorso anno.
Princi per la Procura di Roma era la persona che aveva
raccolto i settantamila euro che, legati in due mazzette e
stipati nello zaino della fidanzata di Luca Sacchi, Anastasiya,
sarebbero serviti per l'acquisto di quindici chilogrammi di
hashish dai pusher di San Basilio. Un impianto accusatorio
accolto oggi dal gup di piazzale Clodio che, al termine di un
processo svolto con rito abbreviato, ha condannato Giovanni
Princi a quattro anni di carcere per violazione della legge
sugli stupefacenti. Il giudice ha fatto cadere però l'aggravante
dell'articolo 80 sul tentativo di acquisto di una elevata
quantità di droga. E' questa la prima condanna nell'ambito
dell'inchiesta sulla morte di Luca Sacchi.
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