Oltre 1.000 passeggeri di una nave da
crociera che venne colpita dal coronavirus hanno avviato una
class action contro l'armatore Holland America Line e la casa
madre Carnival Corporation accusandoli di cattiva gestione del
focolaio scoppiato lo scorso marzo a bordo della MS Zaandam.
Secondo quanto riporta USA Today, la causa è stata promossa dai
coniugi Leonard Lindsay e Carl Zehner. In particolare,
quest'ultimo si ammalò e trascorse tre settimane in terapia
intensiva attaccato a un ventilatore.
La denuncia accusa le due società di non aver preso
provvedimenti adeguati per salvaguardare e mitigare il rischio
di infezione da coronavirus per i loro passeggeri dopo che il
virus si era già diffuso su diverse navi del gruppo, tra cui la
Diamond Princess e la Grand Princess della controllata Princess
Cruises.
La MS Zaandam cominciò il suo viaggio dal porto di Buenos
Aires, in Argentina, il sette marzo scorso, ma il 13 marzo la
Holland America Line annunciò la sospensione delle attività per
almeno 30 giorni. Il giorno dopo la nave cercò di rientrare in
un porto argentino, ma le autorità negarono l'ingresso, come
fecero successivamente anche le autorità del Cile.
Secondo la denuncia, ai passeggeri venne detto di
auto-isolarsi nelle loro cabine quando la società sapeva già da
almeno una settimana che alcuni membri dell'equipaggio
presentavano i sintomi della malattia.
La Zaandam ricevette il permesso di attraccare nel porto di
Everglades, in Florida, solo il tre aprile, quando gran parte
dei passeggeri furono fatti sbarcare.
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