- WASHINGTON, 26 GIU - "I decessi per il coronavirus
sono in calo. Il tasso di mortalità è uno dei più bassi al
mondo. La nostra economia sta ripartendo e NON sarà chiusa di
nuovo": il tweet di Donald Trump suona come un monito a quegli
stati Usa che, travolti da un'ondata di contagi, cominciano a
frenare sul ritorno alla normalità. Ma è un monito anche alle
autorità sanitarie che adesso vengono allo scoperto e rivelano
quella che potrebbe essere la drammatica realtà: almeno 23
milioni di persone contagiate in America, dieci volte di più di
quanto finora non indichino le cifre ufficiali. "per ogni caso
di coronavirus accertato ci sarebbero almeno altre dieci persone
infette", e' l'allarme lanciato da Robert Redfiled, direttore
del Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), la massima
autorità federale in materia di salute pubblica. Altro, dunque,
che i troppi test che farebbero lievitare il numero ufficiale
dei casi negli Usa, come sostenuto dal presidente americano.
Anzi, Anthony Fauci, il massimo esperto ingaggiato dalla Casa
Bianca per fronteggiare da un punto di vista medico la pandemia,
ha nelle ultime ore ammesso che sul fronte della strategia
"qualcosa non sta funzionando". "La situazione in alcuni Stati
è' grave", ha affermato l'immunologo, nonostante il
vicepresidente Mike Pence parli di "segnali incoraggiati" per
una situazione che definisce migliorata rispetto a due mesi fa.
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