La locandina di E' per il tuo bene di
Rolando Ravello con solo i nomi del cast maschile (un cartonato
per la presentazione on line del film non la locandina
ufficiale) sul quale è nata una polemica di genere e sono
arrivate le scuse di Medusa (un errore nella stampa grafica),
continua
a fare discutere. In una nota l'associazione 100autori e
U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo),
vogliono provare a sollevare "ancora una volta il velo su ciò
che si cela dietro la cosiddetta 'svista' ponendo una semplice
domanda: non sarà l'ennesimo piccolo penoso paradigma di un
retaggio culturale purtroppo ancora molto diffuso? Difficile
addentrarsi in casi come questo nei meandri della consapevolezza
o dell'inconsapevolezza, ciascuno valuti cosa sia peggio.
Sta di fatto che si registra una bizzarra distorsione percettiva
tutta italiana per cui queste distrazioni, stranamente,
finiscono per riguardare sempre le donne". I 100 autori e
U.N.I.T.A. fanno appello, in occasione di questa vicenda, "ai
produttori, agli uffici stampa, ai giornalisti e ai responsabili
dei festival affinché il nome delle attrici e la loro immagine,
vengano sempre tutelati e trattati in maniera paritaria. Le
donne, alla pari degli uomini, sono al centro di qualunque
processo produttivo. L'industria cinematografica ne conosce
molto bene il valore e tuttavia spesso non riconosce loro gli
stessi diritti". Alla stampa si chiede di essere alleata sul
tema della inclusione: "i giornalisti sanno quanto sia
importante tenere alta l'attenzione del pubblico su questi temi.
U.N.I.T.A. e l'associazione 100autori da parte loro
continueranno a chiedere un atteggiamento di maggiore rispetto e
attenzione nei confronti del lavoro delle donne affinché
'sviste' o episodi analoghi non si ripetano mai più".
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