In arrivo deroghe per un anno al codice degli appalti: la bozza del decreto semplificazioni, ancora in via di definizone - che in alcune versioni è indicato come decreto 'libera-Italia' - prevede procedure semplificate fino a luglio 2021 e due sole soglie (rispetto alle attuali 5), fino a 150mila euro e oltre i 150mila euro. Nel primo caso, ma ancora si starebbe discutendo sul limite dei 150mila euro, i lavori sarebbero assegnati per affidamento diretto, senza gara, nel secondo caso con procedure negoziate e consultazione di 5 operatori. Per i contratti sopra la soglia comunitaria dei 5 milioni ci sarà la gara ma applicando procedure accelerate anziché quelle ordinarie, che si applicheranno anche a uno specifico elenco di opere di rilevanza nazionale necessarie per superare la fase di emergenza che saranno individuate da presidenza del Consiglio e Mit.
Fino a luglio 2021 si prevede la procedura d'urgenza anche per il rilascio della certificazione antimafia (che sarà controllata ex post). Nella bozza si indicano anche limiti ai ricorsi e ai casi in cui sia possibile sospendere la realizzazione delle opere, sempre transitori, e applicabili alle opere sopra la soglia comunitaria per le quali saranno istituiti collegi consultivi tecnici con il compito anche di risoluzione delle controversie. Sarà istituito anche un fondo specifico per la prosecuzione delle opere, per evitare stop a causa di temporanea mancanza di fondi.
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