"Oggi abbiamo bisogno
di profezia ma di profezia vera: non di parolai che promettono
l'impossibile", "non potenza, ma coerenza. Non parole, ma
preghiera. Non proclami, ma servizio". Lo ha detto il Papa
nell'omelia della Messa per la solennità dei santi Pietro e
Paolo, la prima concelebrata con i cardinali dall'inizio del
lockdown e alla quale hanno preso parte una novantina di
persone. I primi cristiani "non sparlavano" di Pietro "ma
pregavano per lui. Non parlavano alle spalle, ma parlavano a
Dio. E noi oggi possiamo chiederci: 'Custodiamo la nostra unità
con la preghiera? Preghiamo gli uni per gli altri?'", ha
aggiunto il Papa. Il pontefice ha anche invitato a pregare per i
politici, anche se la pensano diversamente da noi. "È un compito
che il Signore ci affida. Lo facciamo?". Il Papa ha sottolineato
con disappunto che "noi siamo tanto abituati ad insultare i
responsabili", i governanti", "i qualificativi sono tanti ma non
li dirò, questo non è il momento".
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