"Nell'agosto del 2013 ingiustizia fu
fatta. Quella contro Berlusconi non fu una sentenza ma una
esecuzione politica, molto probabilmente pilotata da chi voleva
estromettere il leader di Forza Italia dalla vita italiana.
Quanto emerso nelle ultime ore è di eccezionale gravità. Il
leader politico dell'allora opposizione, l'uomo che per 20 anni
aveva ottenuto il consenso di decine di milioni di italiani, fu
prima condannato per una presunta evasione fiscale di un'azienda
di cui non era amministratore, e subito dopo espulso dal
Parlamento e reso incandidabile. La storia del Paese, oltre che
quella personale del Presidente Silvio Berlusconi, fu
manipolata.
La verità, lentamente, è in marcia, ma chi risarcirà Berlusconi?
Chi ridarà al Paese una stagione politica cancellata con una
sentenza?".
Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza
Italia alla Camera dei deputati, rispetto alle rivelazioni, sia
audio sia sul Riformista, del relatore della causa in Cassazione
per il quale il processo, stando a rivelazioni di stampa, fu "un
plotone di esecuzione".
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