Un altro nome è stato iscritto
nel registro degli indagati nell'inchiesta sulle morti, oltre
40, durante l'emergenza coronavirus nella casa di riposo di
piazza Mazzini, a Vercelli. Si tratta di Chiara Serpieri,
direttore generale dell'Asl di Vercelli. Omissione di atti
d'ufficio il reato ipotizzato dal pm Davide Pretti. Al vaglio
degli inquirenti i ritardi nell'attivazione della commissione di
vigilanza per gli accertamenti sul rispetto delle misure di
sicurezza all'interno della struttura. Si tratta del primo
direttore generale di una Asl, in Piemonte, ad essere indagato
per la gestione dell'emergenza coronavirus. Secondo la procura,
l'Asl di Vercelli non avrebbe preso misure sufficientemente
tempestive dopo la comunicazione della difficile situazione
all'interno della Rsa da parte della direzione. Il direttore
della struttura, Alberto Cottini, indagato con la direttrice
sanitaria Sara Bouvet, sarebbe stato convocato dall'Asl una
settimana dopo le prime richieste d'aiuto.
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