"E' stato un grande compositore,
immenso potente coltissimo, le sue musiche evocavano grandi
spazi, inquadrature larghe per questo diventavano bellissimo
cinema, erano note nostalgiche, malinconiche, epiche ma anche
ironiche. Era un gigante", dice all'ANSA Carlo Verdone
ricordando il maestro Ennio Morricone scomparso oggi.
Fu grazie a Sergio Leone, padre cinematografico di Verdone, che
quest'ultimo fece il colpaccio. "Io un esordiente con la colonna
sonora del maestro Morricone", racconta. "Mentre finivo la
preparazione di Un sacco bello, il mio primo film Leone mi disse
'tutto pronto? La troupe è completa?', 'si risposi io' ma lui
insistendo disse 'no, ecco cosa ti manca' e mi portò a casa di
Morricone, per poco non mi viene un infarto per l'emozione. Per
due ore interpretai tutti i personaggi di Un sacco bello davanti
ad Ennio. Fece delle musiche immense. Ancora oggi il fischio
finale con il protagonista che se ne va è qualcosa di
emozionante, struggente, una cifra immortale del film".
Verdone parla di una grande generosità "con quelle composizioni
Ennio diede la grazia a quel film e anche a Bianco Rosso
Verdone, ancora oggi il tema del migrante, la musica al cimitero
nella scena con sora Lella, sono musiche che restano nel mio
cuore e non solo nel mio".
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