Il quarantunenne in stato di fermo
dopo la morte dei due adolescenti di Terni "ha ammesso dal primo
momento di avere ceduto loro del metadone, lo stesso che gli
viene fornito presso il Sert, essendo seguito come
tossicodipendente": lo afferma, con l'ANSA, l'avvocato Massimo
Carignani, difensore dell'uomo.
Il legale ha incontrato stamani il suo assistito, che si
trova nel carcere di Sabbione dalla tarda serata di ieri. Domani
mattina, davanti al giudice Barbara Di Giovannantonio, è
prevista l'udienza di convalida del fermo.
"Ci ho potuto parlare poco - spiega l'avvocato Carignani
riferendosi all'incontro con il fermato - perché singhiozzava.
E' un uomo distrutto, si sente in colpa per quello che è
successo e ha finora prestato il massima della collaborazione
agli investigatori".
Per il legale ogni altra valutazione sulle indagini dovrà
essere fatta "solo dopo una perizia tossicologica", che dovrà
chiarire cosa ha provocato la morte dei due ragazzi.
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