E' stata rimossa all'alba, per
evitare qualunque tensione, la statua fai-da-te dedicata alla
dimostrante britannica Jen Reid, del movimento Black Lives
Matters (Blm), innalzata con un blitz l'altra notte a Bristol al
posto di quella del mercante di schiavi del '600 Edward Colston
divelta durante le manifestazioni antirazziste di giugno.
L'intervento era stato annunciato ieri sera il sindaco della
città britannica, Mervin Rees, laburista e nero, contrario a
rimettere al suo posto il monumento a Colston, ma anche a
iniziative improvvisate e "non autorizzate" al di fuori di ogni
legge o regola.
La scultura 'abusiva', realizzata in resina nera dall'artista
londinese Marc Quinn e ribattezzata 'A Surge of Power', è stata
trasferita in un museo cittadino: l'autore, hanno fatto sapere
le autorità municipali, potrà donarla perché vi resti esposta o
riprendersela a sua scelta.
L'opera raffigura una militante che nel corso delle
manifestazioni del mese scorso svoltesi anche in Gran Bretagna,
sulla scia dell'ondata di proteste seguita all'uccisione
dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis da parte della
polizia, s'era fatta notare dai media per essere salita sul
piedistallo dopo l'assalto alla statua di Edward Colston
facendosi riprendere a pugno alzato.
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