Dopo aver girato l'Italia con
l'omonimo spettacolo, a gennaio Giuseppe Fiorello sbarca in tv
su Rai1 con la serata evento 'Penso che un sogno così', tra i
ricordi di bambino e le canzoni di Domenico Modugno. Ma lo
vedremo già in autunno, sempre sull'ammiraglia del servizio
pubblico, nel tv movie 'Gli orologi del diavolo', un action
crime in cui interpreta infiltrato quasi per caso nei narcos per
quattro anni, abbandonato dallo Stato.
Tornando allo show di Rai1, in onda l'8 gennaio, è uno
spettacolo dal vivo, che Giuseppe Fiorello costruisce per la
Rai. Un adattamento televisivo per una serata evento tratta
dallo spettacolo teatrale 'Penso che un sogno così...'.Tra
ricordi autobiografici e brani di Modugno, l'attore racconta due
vite distanti, parallele e unite da tanti dettagli, a cominciare
dalla somiglianza fisica fino a quella dell'anima: quella di suo
padre, morto troppo presto a 58 anni, finanziere con la passione
per Mimmo Modugno, e quella della voce di 'Volare'.
La fiction che invece vedremo in autunno, 'Gli orologi del
diavolo', è una coproduzione Rai Fiction e Picomedia con la
Spagna. E' tratta dall'omonimo libro scritto da Gianfranco
Franciosi con Federico Ruffo, edito da Rizzoli. Al fianco
dell'attore siciliano troviamo Claudia Pandolfi, Alvaro
Cervantes, Nicole Grimaudo. Marco Merani (Fiorello) è un
motorista nautico, ha un passato nelle gare off-shore e un
presente da costruttore di barche alla foce del fiume Magra. Lo
sanno tutti che è il migliore e lo sanno anche dei
narcotrafficanti a cui farebbero comodo gommoni che corrono più
delle motovedette dei carabinieri e della polizia. Marco chiede
a Mario, suo amico poliziotto, come deve comportarsi. La polizia
gli propone di collaborare con la giustizia per incastrare i
boss di questo cartello italo-spagnolo. Ma quando durante
un'operazione in mare fra Italia e Spagna qualcosa va storto,
viene arrestato dalla polizia francese e incarcerato. E nessuno
dall'Italia rivendica la sua copertura.
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