Quello che "abbiamo voluto fare è
mettere insieme le opere di uno straordinario autore italiano".
Sky Cinema celebra la settima arte "con i grandi film, i
prodotti più innovativi ma anche attraverso la memoria e Mattia
è stato uno dei talenti più luminosi degli ultimi anni,". Lo
spiega all'ANSA Nicola Maccanico, Executive Vice President
Programming di Sky Italia e Ceo di Vision Distribution, parlando
dell'omaggio che Sky Cinema Uno renderà il 19 luglio a Mattia
Torre, a un anno dalla prematura scomparsa. Un viaggio nelle
opere dell'autore e regista, che ha firmato cult come Boris, La
linea verticale (ispirata alla sua esperienza da 'paziente' in
ospedale), fino al suo ultimo lavoro da sceneggiatore, la
commedia Figli diretta da Giuseppe Bonito e interpretata dagli
amici Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, vincitrice di tre
Nastri d'argento.
Sky Cinema Uno gli dedica, alle 20.45, anche una puntata
speciale di 100X100 Cinema nata da un'idea del suo amico e
produttore storico Lorenzo Mieli e da Maccanico, condotta da
Francesco Castelnuovo. Ci saranno i ricordi di alcuni di amici e
colleghi come Mastandrea, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi,
Valerio Aprea e Geppi Cucciari. La programmazione dedicata
inizierà alle 12.25 con i quattro episodi della mini-serie
originale Sky "Dov'è Mario?", da un'idea di Corrado Guzzanti.
Alle 15.25 andranno in onda gli otto episodi di "La linea
verticale", tratta dal romanzo scritto da Torre e interpretata
da Mastandrea. Alle 19.00 "Figli", nato da un monologo teatrale
e concluso dopo la sua morte. A chiudere la serata alle 21.45
'Boris - Il film', realizzato dopo le tre stagioni dell'omonima
serie tv, che per l'occasione torna disponibile on demand su Sky
e NOW TV (dove ci saranno anche tutti gli altri titoli
dell'omaggio).
Torre "sapeva prendere in giro anche in maniera dura alcuni
tic del nostro tempo ed era bravissimo a interpretare gli
esseri umani. Era uno scopritore di emozioni". Lo abbiamo perso
"troppo presto ma ci ha lasciato tanto. Può essere di grande
ispirazione per noi e per le future generazioni che lavoreranno
sul cinema e la serialità televisiva".
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