Si è chiuso con sette condanne e
otto assoluzioni il processo di primo grado a 15 "venetisti" per
la vecchia ruspa agricola sequestrata a Casale di Scodosia
(Padova) nel 2014, ribattezzata "Tanko", riprendendo il termine
coniato per il veicolo usato nell'"invasione" di piazza San
Marco nel maggio 1997. Era allestita come un'arma da guerra,
secondo il pubblico ministero, Sabrina Duò; si trattava invece
di una semplice arma, non da guerra, per il collegio del
tribunale di Rovigo composto da Nicoletta Stefanutti, Raffaele
Belvederi e Angelo Risi (presidente). La ruspa in sé, solamente
blindata, non è stata giudicata un'arma. Sono invece tali i due
piccoli cannoni artigianali, sequestrati assieme al Tanko. Dei
condannati, quattro sono stati ritenuti responsabili sia della
fabbricazione sia della detenzione dell'allestimento
artigianale: lo 'storico' componente dei 'Serenissimi' Flavio
Contin, Tiziano Lanza e Luigi Massimo Faccia, che sono stati
condannati a 4 anni e 6 mesi più 20.000 euro di multa ciascuno;
Riproduzione riservata © Copyright ANSA