Luciano Fioramonti
''Lo spazio estivo del Teatro dell'
Opera di Roma sono le Terme di Caracalla. Devo dire però che il
Circo Massimo e il teatro per come è stato realizzato è piaciuto
da morire a tutti. E' stata una sorpresa molto piacevole.
Chissà che in futuro non si creino le condizioni per tornare…
Effettivamente, al di là del Covid, è stata una esperienza molto
importante''. Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell'
Opera, commenta con soddisfazione il bilancio della stagione
estiva che quest' anno - dopo la paralisi provocata dall'
emergenza Coronavirus - ha riportato la grande musica dal vivo
e il ritorno dell' opera in forma scenica nel set della Roma
Antica. "I risultati - dice Fuortes all' ANSA - hanno superato
le più rosee aspettative. Abbiamo avuto tutte le sere sold out
con Rigoletto, il Barbiere di Siviglia, la Vedova Allegra e
anche con il Balletto le Quattro stagioni. C' è stata una grande
domanda da parte dei cittadini romani e dei pochi turisti che in
questo periodo frequentano Roma". "Questa esperienza di
emergenza - osserva il sovrintendente - ci ha insegnato che il
teatro deve fare il servizio pubblico per il quale è pagato.
Abbiamo svolto una funzione molto importante in un momento molto
difficile. Avremmo potuto fare una scelta ripiegata di
continuare la cassa integrazione invece, con coraggio, abbiamo
deciso di approntare in un mese questo teatro e una nuova
produzione addirittura in forma scenica. Abbiamo davvero assolto
al nostro dovere di servizio pubblico".
Ieri Fuortes era tra il pubblico per la replica del recital
del soprano Anna Netrebko e del marito tenore Yusif Eyvazov. L'
Omaggio a Roma delle due star internazionali della lirica,
applauditissime, ha incantato gli spettatori del Circo Massimo
con i grandi classici del melodramma.
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