Discoteche all'aperto chiuse in
Sardegna con decine di serate già programmate nei locali delle
località turistiche più gettonate che dovranno saltare nella
settimana di Ferragosto. 'ordinanza del 15 luglio che le
riapriva è scaduta il 31 luglio e, al momento - apprende l'ANSA
da fonti della Giunta - non è in programma alcun provvedimento
di proroga. Così, valgono le regole stabilite a livello
nazionale dall'ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, che venerdì scorso ha prorogato fino al 7 settembre le
misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus
confermando la chiusura delle sale da ballo all'aperto.
L'aumento dei contagi in alcuni centri turistici ha già
portato i sindaci a firmare proprie ordinanze di chiusura delle
discoteche con divieti anche sulla somministrazione di alcolici
dopo mezzanotte nei locali, una vera e propria stretta alla
movida. E' il caso di Carloforte, l'isola sulla costa sud
occidentale dell'Isola dove, dopo i primi casi positivi tra i
ragazzi che avevano frequentato discoteche e feste private, una
cinquantina di persone sono in isolamento domiciliare e il
sindaco ha deciso di procedere con tamponi a tappeto: oltre 400
quelli effettuati finora. Altri sindaci, per esempio quello di
San Teodoro, erano pronti a seguire il collega di Carloforte, ma
ora la mancata proroga dell'ordinanza regionale rende inutile
ogni altro provvedimento amministrativo dei singoli comuni.
Con l'ordinanza di metà luglio il presidente della Regione
Christian Solinas aveva dato l'ok anche allo svolgimento di
sagre, fiere e feste paesane all'aperto, che adesso non
dovrebbero più tenersi perché il Dpcm prevede che restino
sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi
o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle
condizioni fissate per contrastare la diffusione del contagio.
Su questo punto, ma sono solo indiscrezioni, Solinas potrebbe
adottare nelle prossime ore un'ordinanza restrittiva sulle
discoteche ma autorizzare l'organizzazione di feste e sagre.
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